sabato 31 agosto 2013

Cosa Vedono le Web Cam di Viewpet


lunedì 26 agosto 2013

Una Domenica da Cani a Castel del Piano

A Castel del Piano, la seconda edizione della manifestazione Una Domenica da Cani avvenuta il 28 luglio 2013, ha avuto un buon successo. C'erano molti espositori di articoli per animali, toelettatura, Allevatori, e molte attività inerenti i nostri amici a quattro zampe.
Le due organizzatrici, Tiziana e Lucia , hanno fatto un lavoro veramente ottimo nell' organizzazione. C'è stato movimento di persone durante tutto l' arco della giornata.
Nella parte del giardino nella mattinata c'è stata una esposizione di bellezza, dopodichè hanno avuto luogo a cura della Croce Rossa Italiana. Esibizione di Ricerca Persone Scomparse, successivamente esibizioni cinofile nell'area dedicata con il Centro Cinofilo Ska Dog. Esibizione di Riporto, Clicker Training, Trics di Dog Dance e Educazione.
Nell' area conferenze, Conferenza L' Orma del Cane... nella Storia. Relatore Luigi Fabbrini Educatore Cinofilo, poi a seguire, Rapporto Uomo-Cane, nozioni base e prevenzione problemi comportamentali. Breve dimostrazione di obbedienza. Relatrice Antonella Giuggioli Educatrice Cinofila.

Questa manifestazione, come del resto anche quella dello scorso anno, hanno avuto un buon successo, speriamo si ripeta anche l' hanno prossimo.

domenica 14 luglio 2013

NORVEGIA : Nuove regole per l’importazione di cani, gatti e furetti.

Per l’importazione in Norvegia, anche temporanea e a scopo turistico, di cani, gatti e furetti provenienti da Paesi dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo, sono entrate in vigore dal 1 gennaio 2012 nuove regole.
A partire dal 1 gennaio 2012 sono entrate in vigore nuove regole per l’ingresso di cani, gatti e furetti in Norvegia.  Queste nuove regole avranno conseguenze per quelle persone, che vogliono portare con se in Norvegia i propri animali, provenienti da paesi dell’Unione Europea/Spazio Economico Europeo o da paesi terzi di cui all’elenco sotto riportato.
http://www.mattilsynet.no/mattilsynet/multimedia/archive/00023/Listed_third_countri_23047a.pdf
Paesi UE/SEE:
Austria-Belgio-Bulgaria-Cipro-Danimarca-Estonia-Finlandia-Francia-Germania-Gran Bretagna-Grecia-Irlanda-Italia-Lettonia-Lituania-Lussemburgo-Malta-Paesi Bassi-Polonia-Portogallo-Romania-Repubblica Ceca- Slovacchia-Slovenia-Spagna-Svezia-Ungheria

giovedì 6 giugno 2013

Fino a ieri gli piaceva… Oggi mi ha ringhiato


A quanti di voi è successo che il cane non voglia più farsi spazzolare, accarezzare o anche solo toccare in una parte precisa del corpo anche se fino a poco tempo fa non faceva nessuna resistenza?
Nella pratica di tutti i giorni mi succede di toccare cani in parti doloranti o rigide e leggere nell’ espressione del cane piccole sfumature che fanno capire che li ci deve essere un problema.
Non sono dotato di poteri sovrannaturali ma semplicemente ho imparato ed amo osservare quello che mi comunica il cane nel momento in cui devo toccarlo e manipolarlo, che sia per la seduta in piscina, per la toelettatura o durante una lezione di educazione.
Prendiamo per esempio un cane che presenta dolore ad un gomito per problemi di displasia: se la tempra del nostro peloso è sufficientemente alta non noteremo zoppie evidenti, ma è molto probabile che se ci avviciniamo alla sua zampa lui ci farà capire in un modo o nell’ altro che non vuole essere toccato.
Le reazioni possono essere molto diverse a seconda del carattere del cane: si passa dal ringhio vero e proprio seguito da una serie di segnali
calmanti fino a cercare di sottrarsi alla manipolazione allontanandosi o proponendoci un’altra zona del corpo da accarezzare.
Uno dei fattori che non dobbiamo sottovalutare è la paura di provare dolore. Questa è una delle componenti che mette il cane sulla difensiva e lo porta a mettere in atto tutte le azioni necessarie per difendersi, compreso comunicare che non vuol essere toccato.
Quando mi trovo in questa situazione la cosa che cerco di fare, per poter manipolare un cane è quella di guadagnarmi la sua fiducia, non di inibirne il comportamento.
Questo perché ritengo profondamente giusto che un cane possa esprimere fastidio per certe nostre azioni che gli causano dolore. E’ nostro dovere guadagnarsi la sua fiducia e dimostrargli, procedendo per gradi, che si può fidare di noi e che non abbiamo cattive intenzioni.
Se necessario cambieremo modo di agire, cambiando presa e modo di toccarlo, evitando di insistere troppo o troppo a lungo sulle zone del corpo dove prova fastidio o dolore, fino a che il cane non si rilassa e non comincia a fidarsi.
Questo capita anche con la spazzola-
tura, spesso per problemi di negligenza da parte dei proprietari nei confronti di cani che richiedono molta cura del pelo. La spazzola diventa per il cane uno strumento di tortura, invece di un mezzo per creare un momento di intimità e coccole.
Spesso, infatti, mi viene chiesto aiuto da qualche proprietario che scambia il non lasciarsi spazzolare del cane, magari ringhiando e mordendo, con un problema di tipo caratteriale.
Un esempio: Yorkshire di 4 anni che non voleva farsi spazzolare dai proprietari. Appena vedeva la spazzola scappava sotto al letto mordendo se si cercava di tenerlo fermo.
Il cane era terrorizzato della spazzola perché aveva il pelo totalmente annodato che la spazzolatura gli creava solo un dolore terribile. E’ bastato tosarlo e aiutarlo a capire e ad accettare la spazzola per farlo tornare un cane semplicemente fantastico.
Sia che si parli di dolori articolari, muscolari o di natura traumatica, sia che si tratti di problemi di sbagliata gestione della toelettatura, è fonda-mentale è cercare di capire la causa ed il motivo del comportamento del nostro amico, aiutandolo ad accetta-re anche situazioni non proprio gradevoli senza ricondurre tutto al solito stereotipo del cane maleducato o con problemi caratteriali.





Questo articolo è

di Fabrizio Focardi
Swimming Dogs - Piscina per Cani
Educatore Cinofilo c/o “Zampe all’Aria asd”

venerdì 31 maggio 2013

Un passaporto per cani e gatti

a cura di marco zatterin
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
 
Viaggiare nell’Unione europea con il cane, il gatto, o anche con il furetto di casa, sarà presto più facile. Il Parlamento europeo ha approvato ieri una norma destinata a semplificare la vita ai proprietari di animali domestici che si muovono da un Paese all’altro. In cosa consiste la decisione?
La nuova normativa stabilisce criteri più chiari sulla vaccinazione antirabbica e per i «passaporti» richiesti per gli animali da compagnia. Il testo - adottato dall’assemblea di Strasburgo con 592 voti favorevoli, 7 contrari e 4 astensioni - integra e aggiorna quello scritto nel 2003. Nel complesso stabilisce che i lasciapassare per i migliori amici dell’uomo debbano essere rilasciati da un veterinario abilitato e debbano specificare il codice del transponder, i dettagli della vaccinazione antirabbica e altre informazioni sullo stato di salute dell’animale.

Come funziona il transponder? 

Per creare un collegamento fra l’animale e il suo passaporto è necessaria l’installazione di un microchip elettronico, contenuto in una capsula di vetro biocompatibile che contiene le informazioni sulla bestiola. L’alternativa è un tatuaggio visibile. Senza di questi, l’accesso oltreconfine può essere negato.

E’ rischioso per gli animali?

Il Parlamento europeo ammette che l’impianto di un transponder costituisce un intervento invasivo, la cui esecuzione impone qualifiche ben determinate. Le capsule dovrebbero quindi essere trattate solo da persone adeguatamente designate. Se uno Stato membro autorizza persone diverse dai veterinari a collocare i transponder, deve fissare norme relative alle qualifiche minime richieste a tali persone.

E’ necessario rinnovare la capsula?

Il sistema del transponder, dicono le fonti europee, è stato studiato per durare per l’intera vita dell’animale.

Quando è stata adottata questa concezione?

Dal luglio 2011 il sistema elettronico è l’unico mezzo ufficialmente approvato per identificare cani, gatti e furetti, tutte bestie che possono portare il virus della rabbia. Il tatuaggio è ancora valido, perché sia chiaramente leggibile e applicato prima della data di cui sopra.

Vi sono limitazioni?  

In base alla nuova normativa non sarà consentito passare i confini con più di cinque animali. Questa restrizione è stata ritenuta necessaria per impedire e scoraggiare qualsiasi abuso della normativa per fini commerciali».

E se uno, ad esempio, viaggia con una squadra di cani da slitta per partecipare a un concorso?  

I proprietari possono essere esentati qualora dimostrino che stanno prendendo parte a un concorso, una mostra, una competizione sportivo o altri eventi ricreativi.

La norma riguarda anche i cuccioli?
 
Il testo tiene conto del fatto che, secondo i veterinari, a causa di conflitti con gli anticorpi materni è possibile che i vaccini antirabbici somministrati prima dei tre mesi di età agli animali da compagnia non inducano l’immunità protettiva. I fabbricanti di vaccini raccomandano pertanto di non vaccinare animali da compagnia più giovani di quell’età.

Qual è la soluzione proposta dal Parlamento?

I cuccioli tra le 12 e le 16 settimane vaccinati contro la rabbia - ma non ancora immuni alla malattia - devono comunque poter essere in grado di viaggiare.

Sono previste eccezioni?

Il regolamento consente agli Stati di autorizzare, qualora sia necessaria una partenza urgente del proprietario, ad esempio in caso di un’improvvisa catastrofe naturale, l’entrata diretta nel loro territorio di animali da compagnia a condizione che sia richiesto in anticipo un permesso, che questo sia rilasciato dallo Stato membro di destinazione e che le condizioni del presente regolamento siano soddisfatte mediante un periodo di isolamento a tempo limitato sotto sorveglianza ufficiale.

Quanti sono gli animali domestici in Europa?

Ci sono 64 milioni di gatti e 66 milioni di cani nell’Ue. In pratica, una famiglia su quattro ha un animale domestico.

Quando entreranno in vigore le nuove norme?

Il sistema partirà 18 mesi dopo la pubblicazione sulla «Gazzetta ufficiale». Visti i tempi del dialogo legislativo tra il Parlamento europeo e il Consiglio (gli Stati nazionali), ormai organizzato in funzione sostanzialmente bicamerale, ci si può attendere il decollo ai primi del 2015.




Il testo  e la foto di questo post provengono da qui ...

giovedì 30 maggio 2013

Fare shopping insieme al cane? È più divertente che con il partner

Secondo i dati d una ricerca, all’84% dei padroni è capitato di portarlo con sé, per il 36% è addirittura un’abitudine.
Il cane è un membro effettivo della famiglia per l’87% degli italiani e un buon compagno per andare a fare shopping. E non solo. Andare a fare acquisti con il proprio amico a quattro zampe è più divertente che andarci con il proprio compagno (circa il 60% degli intervistati). È quanto emerge da un sondaggio commissionato dalla Neinver.

In particolare, emerge che l’amico a quattro zampe è un buon compagno per andare a far compere: all’84% dei padroni è capitato di portarlo con sé, per il 36% è addirittura un’abitudine. E c’è anche chi si porterebbe il gatto (16%) o persino il furetto (5%). Va da sé che più del 60% di chi in famiglia ha un amico a 4 zampe sceglie solo luoghi dove quest’ultimo è ben accetto. Nella classifica dei luoghi maggiormente pet friendly, gli outlet si posizionano al secondo posto, considerati tra i luoghi più ospitali dal 49% di chi si muove con cani al seguito e preceduti solo dal centro città.

Gli outlet sono infatti ritenuti più accoglienti degli hotel e dei negozi situati in centro città e nelle vie dello shopping, delle spiagge, dei centri commerciali e dei bar o ristoranti. In linea generale i cani nei luoghi deputati allo shopping sono considerati una presenza piacevole. E se ci sono problemi, non è certo colpa delle adorate bestiole ma di padroni distratti o incapaci di interpretare i veri bisogni degli amici quadrupedi. Certezza condivisa dall’87% degli italiani che non possiedono un cane ma anche dal 94% di chi con un cane ci convive.

Se è vero che capita spesso di incontrare persone non capaci di gestire i propri cani, è altrettanto vero che i negozi e le aree di shopping dovrebbero attrezzarsi meglio ad affrontarne la presenza (77%). Magari dotandosi di ciotole per l’acqua, sacchetti e palettine per le deiezioni (78%) e aree di sgambamento (76%). E c’è anche chi gradirebbe un servizio di dog sitting (77%) e persino aree di toelettatura (66%), dove lasciare il proprio amico a 4 zampe “a farsi bello” mentre ci si dedica allo shopping. Ma quando si tratta di Vip a quattro zampe, chi è la vera star per gli italiani? Pil, il cane di “Striscia La Notizia”, si guadagna il podio con il 36% delle preferenze battendo addirittura, e di gran lunga, Bo il cane presidenziale della famiglia Obama. Invece, il cane del piccolo schermo più amato di sempre è il cane poliziotto Rex.

Questo articolo e relativa foto provengono da qui....

mercoledì 29 maggio 2013

I cani dopo una corsa sono euforici come gli uomini

L’entusiasmo è causata dal rilascio di neurotrasmettitori nel sangue Washington
La chiamano “runner’s high”, l’euforia che avvertono i corridori e gli atleti dopo una elevato e continuo esercizio fisico. Un nuovo studio statunitense ha adesso dimostrato che questa sensazione di entusiasmo post-attività è condivisa dai cani.

Gli amici a quattro zampe dopo una lunga corsa provano le stesse emozioni piacevoli dell’uomo. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Experimental Biology e condotta da un team di ricercatori dell’Università dell’Arizona.

La “runner’s high” avvertita da fido è causata dal rilascio di neurotrasmettitori nel sangue, tra i quali gli endocannabinoidi. Si tratta di sostanze Simili per la loro struttura chimica ai cannabinoidi THC, quelli responsabili dell’euforia derivante dall’assunzione di marijuana. Dai campioni di sangue prelevati dai cani dopo una corsa intensa sono emersi livelli elevati di endocannabinoidi.

I ricercatori sottolineano che il “premio neurobiologico” è una caratteristica tipica degli animale dotati di gambe lunghe come parte cruciale della loro storia evolutiva. A conferma di questa teoria, il team ha cercato la presenza dello stesso meccanismo tra i furetti, animali in cui il rilascio dei neurotrasmettitori in relazione alla corsa è risultato assente.